Sogni di Maggio
Pellegrinaggio. Barba e ANTI barba. Il guru Bruno a fare strada. La Strada. L'asfalto nero e le scritte rosa. Un triangolo rosso. Tornanti. Transenne. Gallerie. Gente. Biciclette. E poi l'attesa. Notizie frammentarie. Radio corsa azzarelli, perfetta. Radio corsa Acca-Mighè, un po' meno. Svolta a sinistra e inizia la salita. Cioni in testa. Baliani in testa, non Cic-Cioni. De Luca si stacca poco... 100 metri. Una curva. Tre in testa. Un puntino giallo, uno bianco, uno verde. Venti secondi. Un 'altro rosa e uno blu. Deformazioni spazio temporali. L'ultimo kilometro. Metri come secondi. Poi tutti gli altri. Savoldelli. Garzelli. Bruseghin. Mazzoleni (Mazzocchini) La maglia iridata. Petacchi ("vuoi una spinta" "no grazie" ). Pinotti. Tosatto. Ovazione-Gasparotto. I velocisti e gli attardati. Visi affaticati. Occhiolini. Spinte. Un lampo di genio: "Scusate dove salita per Zoncolan?". Tifo per tutti. A prescindere dalla maglia, dalla nazione. 100000 voci. Un unica Passione. Chi ha vinto?. Simoni, Piepoli e Schleck. Piepoli, Simoni e Shreck. E poi tutti a casa. Rimane l'asfalto. Sul fianco della montagna. Quasi verticale. Il Tour? Ci fa una pippa. Sull'altro versante il Crostis. Che attende. E la montagna. Lo Zoncolan. Un incubo. Ma anche un sogno.