giovedì 23 agosto 2007

...e anche questa è fatta...


Certo che vien da pensare. Cosa c'è più dello Zoncolan, dalla parte di Ovaro? Uno dice, Scanuppia, l'Edelweiss, per restare in Italia, oppure il Pico Areiro in Portogallo, il Glacier de Mont de Lan in Francia, qualcosa di più si trova, ma lo Zoncolan, ha tutto un altro gusto. E chi c'era, quel 30 di Maggio, lo sa. Ha il sapore dell'impresa, del "chissà se ce la faccio" che diventa "ce la posso fare" e poi "ce l'ho fatta, mi sembra impossibile ma è così!". 19 Luglio '95, il giorno dopo la morte di Casartelli al Tour, sono salito sul S. Michele per la prima volta, ricordo ancora le scritte "VIVA COPPI" e VIVA FUENTE" sulla strada, 13 anni e qualcosa come 30 chili fa, e sono salito a piedi da S.Martino fino in cima, una cosa vergognosa, invece adesso sullo Zoncolan ci sono salito, con calma e in bello stile, ma ci sono salito, senza metter piede a terra. Altre scritte questa volta, per Simoni, Di Luca, Bruseghin, "PEREZ, PROVA A GIOCARE QUI COL FORCONE" ha scritto qualcuno, "DOPATI" qualcun altro, le immagini dei grandi del ciclismo che scandivano il passo, Bottecchia, Binda, Gimondi, Merckx, Hinault, Moser, Saronni, Indurain, Bugno, Pantani... e poi le gallerie, che dopo sei km al 15% diventano una passeggiata di salute, i tornanti finali, l'eco del tifo del giro ancora nell'aria. Infine, quota 1750, con altri pazzi come me (anche di più considerato che erano in bici da corsa) partiti anche alle 4 di mattina da Modena... ciclismo, follia collettiva, ma magari il mondo avesse più folli come i ciclisti...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

L'invidia mi consuma.
Ancora una volta complimenti.

Sgneck ha detto...

Eh già...complimenti... vedo che almeno qualcuno che si allena esiste ancora.