lunedì 21 luglio 2008

QUELLI DEL PARACARRO


RICOGNIZIONE DELLA V COPPA UNION - LA CRONACA.


Domenica 20 Luglio 2008. Cinque ciclisti sprezzanti delle previsioni del tempo si ritrovano a Chiusaforte per affrontare la salita che porta al traguardo dell'Altopiano del Montasio, definita di 5° grado nei libri Ediciclo.
Presenti: Il Barba e Fuligno, aggressivi nella loro personale sfida, CivaMan ed i due ospiti d'eccezione U. Tinivella e F. Accaino, in prestito dall'Ogs per questa occasione.
Il cielo è coperto e sulle vette rocciose fitte nubi non promettono nulla di buono. Ma si parte speranzosi. Si preannuncia una giornata alla Matajur. I primissimi chilometri destano qualche preoccupazione. Ci sono un paio di strappetti ripidi che subito fanno venire il fiatone. Nè io nè Il Barba ce li ricordavamo così impegnativi, ma subito la strada ritorna pianeggiante e per alcuni chilometri non ci sono grandi asperità. C'è il tempo di apprezzare la trasparenza del torrente Raccolana e delle pozze d'acqua che forma. Si arriva in prossimità del Fontanon. Un ristorante offre frico e polenta. Ci fermiamo? No! Il dovere ci chiama. Neanche a dirlo la pendenza si impenna. La tabella stradale dice 12%, per un chilometro abbondante. Fuligno è pimpante e stacca tutti. Si respira in un tratto pianeggiante e poi comincia un lungo zig zag di tornanti con pendenze attorno all'8 % aperti verso al Val Raccolana. Il paesaggio è mozzafiato. Si arriva a Sella Nevea. Tratto pianeggiante di due-trecento metri in cui è il caso di prendere fiato e mettere il rapporto più agile. La svolta a sinistra è il punto di inizio dei 2 chilometri più duri della Coppa Union. Subito un rettilineo ripidissimo, poi pendenze da capogiro e tornanti stretti e ripidi. Due chilometri di passione. Poi le pendenze calano comincia il saliscendi, in alcuni tratti smetto di pedalare, sono cadavere! Poi sulla destra gli abeti si diradano e si percepisce il vuoto alle loro spalle. Si sentono le mucche. Le malghe! Le malghe! E' fatta! L'uscita dal bosco apre la vista all'altopiano. Bellissimo. Foto di rito e si scende. Brrr, che freddino. Ma almeno non ha piovuto.
Ripercorrere in discesa il tratto più ripido fa veramente impressione. Poi di nuovo lungo la val raccolana, il torrente, il fontanon, meraviglie della natura.
Infine si va a Vidali di Dogna dove ci aspetta la grigiata mista ed il frico con polenta dell'osteria "Ai Ors" ed il suo titolare, diciamo pure "pittoresco". Ahhhhh, ora si che sto bene!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

si ho sentito dire che Fuligno ha staccato il Barba...lo vedo bene (Fuligno). Lo vedo sempre più male (il Barba).

Anonimo ha detto...

Grandissimi! Sono invidiosissimo. Mandi

Anonimo ha detto...

...io ho sentito dire a fuligno che il barba è arrivato in cima fischiettando...

Anonimo ha detto...

...ho sentito dire che il detentore della coppa union è arrivato in cima a fatica...

Anonimo ha detto...

E' vero ma ho un'attenuante.
Ero stremato dall'aver guidato una Panda che ad intervalli irregolari si fermava per strada ed ho corso con la spada di Damocle del viaggio di ritorno, nelle stesse condizioni.