martedì 8 settembre 2009

NEMO PROFETA IN PATRIA EST (...e la coppa se ne va al Nord...)

Ponte S.Quirino. La Storia si ripete o quasi. I grandi delusi sono i corridori "di casa". Il Barba a Lokve, Tonon sul Pizzoc (ma sempre primo come cuore), Furlani a Monte Prat, CivamMan sul Montasio, Fuligno sul Piancavallo e Il Principe sul Matajur, nessuno ha saputo mantenere le attese della vigilia. E cosi stavolta la tanto agognata coppa è emigrata verso nord, sulle piatte strade dell'Olanda. Infatti la wild card della VII edizione della classica di fine stagione Roger Polderdjik ha tagliato per primo il traguardo sul Matajur, precedendo un sorprendente CivaMan e l'eterno piazzato Principe Diego. Medaglia di Legno per il Barba, che non ha saputo ripetere l'impresa del 2006 sulle erte del Fujiama del Friuli, seguito dal neo papà Fuligno fiaccato più da Alice che dagli allenamenti. A contendersi invece la maglia nera Tonon e Sgneck. Quest'ultimo, piazzandosi al settimo posto, e come il suo rivale sfoderando una prestazione degna di stima, è riuscito a rosicchiare altri punti nella classifica della maglia dei primi come cuore. Passando alla cronaca, i partecipanti partono da Ponte san Quirino, ma nel falsopiano in ascesa che porta a Savogna c'è la prima sorpresa della giornata: foratura per Fuligno, il gruppo trainato dal Barba e Polderdjik prosegue ma dopo essersi accorti dell'assenza decidono di comune accordo di rallentare ed aspettare il ritardatario. Il gruppo si ricompone a Savogna ed inizia la bagarre. Ancora il Barba e Polderdijk si alternano sulle prime rampe al Principe, mentre Tonon e Sgneck si staccano di qualche metro, ma a Ieronizza un allungo del Principe da fuoco alle polveri. Si getta all'inseguimento CivaMan, e i due prendono qualche metro di vantaggio, subito coperto da Polderdijk, mentre non rispondono il Barba e Fuligno. CivaMan prova a rilanciare, cercando collaborazione nel Principe che però rimane a ruota e sembra non riuscire a forzare ulteriormente; Polderdijk e CivaMan allungano, mentre il Principe comincia a perdere terreno. Nelle retrovie intanto Il Barba centimetro dopo centimetro riesce a fare il buco fra lui e Fuligno. Sgneck e Tonon continuano del loro passo. Nel frattempo col continuare la salita Polderdjik riesce a scavare il distacco fra lui e CivaMan, distacco che si fa più consistente via via che si scala la montagna e si scende la classifica. La gara si delinea con queste posizioni, attendendo le lunghe rampe finali e i crolli sperati dagli inseguitori. Ma tutto ciò non avviene e le posizioni rimangono queste ai piani alti. Solo Tonon riesce a staccare Sgneck sulle ultime rampe. La Coppa Union va quindi a Roger Polderdijk, mentre c'è un giallo per quanto riguarda i trofei minori: in un primo tempo sono assegnate la maglia gialla "Union Smile" e la verde "Union Pils" a CivaMan, ma dopo un ricontrollo c'è un parimerito fra il Barba e CivaMan in entrambe le classifiche. Ancora al vaglio dell'organizzazione l'assegnazione del primato. Maglia Nera "Union Crni" invece rimane a Tonon, che però sente il pesante fiato di Sgneck sul collo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo Barba! Bravi Tutti! Viva la Union! Viva la Coppa Union!

Principe ha detto...

Con questa asciutta ma palpitante cronaca ho rivissuto i momenti dell'ascesa. Grazie al reddatore.
Prometto che farò di tutto per riportare la coppa dai Paesi Bassi alla nostra (amata?) Italia.