mercoledì 17 ottobre 2007

III Coppa Union: Le Pagelle


ARTICO: 10, La conferma.
Si stacca in pianura al primo affondo del Barba. Indovina l’andatura giusta e dopo i primi km di salita recupera gli altri e si attacca, come il moglior gregario, alla ruota del Barba. Appena si accorge che il forte corridore bislacco... ehm... bisiacco è sensibilmente sofferente, lo attacca, sul tratto più duro e si lancia all’inseguimento del Principe Diego. Un’inseguimento epico, fra salti di catena e tentativi di dirottamento da parte dei profumi provenienti da Malga Coro. Raggiunge il compagno di squadra e sul finale lo stacca, giungendo primo sul traguardo con soli 17’’ di vantaggio. Indomabile.
Abbiamo battuto il Barba.

IL PRINCIPE DIEGO: 10 e lode, Caterpillar.

Questa volta non viene colto dai problemi fisiologici di cui è stato vittima la scorsa edizione (forse era la troppa emozione). Non fa una piega al primo attacco del Barba, anzi è lui il primo a rilanciare l’andatura e a tirare come un forsennato in pianura ed in salita finchè alla prima occasione, senza paura e con un cuore immenso, se ne va da solo e da lì alla rampa finale farà corsa a se. Sull’ultimo tratto, stanco della solitudine, si fa raggiungere da Artico e, complice il fondo impervio, viene sorpassato quando ormai l’impresa sembrava compiuta. Generoso.
Abbiamo battuto il Barba.

IL BARBA: 7.5, Bronzo (non di Riace).
Doveva risorgere dalle ceneri come la fenice, invece incappa in un’altra giornata nera. O forse la tappa del Matajur è stata un exploit non veritiero delle sue capacità? Non lo sappiamo ancora. Ciò che è sicuro invece è il risultato della gara. A parte il primo attacco incosciente a due metri dal via, ha dovuto sempre faticare ad inseguire. Raccoglie solo un terzo posto. Forse i 13276 chilometri macinati durante l’estate lo hanno portato al grande appuntamento troppo affaticato. Rassegnato.
Il Barba è stato battuto.

CIVAMAN: 7.5, IL Capitano.
Da ottimo DS, gestisce il gioco di squadra fin quando può. Una volta staccato vuole continuamente essere informato sull’andamento della corsa e manda sempre qualche ammiraglia a controllare Tonon, rimasto solo alla rettroguardia. In calo di forma rispetto alla tappa precedente, arriva di nuovo quarto. Una certezza per i bookmakers. Ma lo sarà anche l’anno prossimo? Voci di corridoio parlano di allenamenti mirati per tutto l’inverno.

TONON: 6.5, Dalai Lama.
Questa volta non sbaglia strada, ma continua ad arrivare alla fine della tappa senza sudare. Al pari di Artico si stacca subito, ma a differenza del campione friulano non recupera nulla. Sale del suo passo, si intrattiene a guardare il paesaggio e rifiuta tutti gli aiuti che vogliono offrirgli spettatori ed ammiraglie. Ciò che lo contraddistingue è la calma e la costanza. Un vero amatore.

FULIGNO: 6, Febbricitante.
Per il suo sostegno alla corsa meriterebbe molto di più, ma da forfait all’ultimo minuto perchè febriccitante. Tutti se lo aspettavano in gara a lottare con i primi.

ST. FURLANI: 3, Latitante.
A cinque giorni dalla gara, interpellato sulla sua presenza, risponde: “Ma è domenica?”. Grandissima mancanza di rispetto alla Coppa Union. Confermata la presenza al lunch post-gara, alla vigilia informa di contrattempi occorsigli e salta anche tale evento. Senza parole.

SGNECK: 9, Pigrone.
Appare come un idolo guidando la sua Ammiraglia n°2, lascinado tutti di stucco. Un mito! La sua carriera ciclistica ha avuto una flessione ma il contributo dato alla squadra non è diminuito. Sempre presente e sempre puntuale. I suoi modi signorili lo contraddistinguono. Un punto in meno del massimo perchè lo rivogliamo in bicicletta.

PIZZOC: 10, Inesorabile.
Dopo averci fatto credere che la sua crudeltà si fosse affievolita, ritorna prepotentemente a richiedere il tributo di copertoni e camere d'aria. Di nuovo Tonon a farne le spese. Crudele anche nella durezza interminabile della salita. Appagante però quando si esce dall'abetaia e si vedono i prati e strade rovinate al sapore di alta montagna. La nuvoletta "alla Mataiur", detta anche "finale alla Slavnik", è la ciliegina sulla torta.

Azzarelli Productions: 9.5, Essenziale.
Se non ci fosse, la Coppa Union non sarebbe la stessa, forse neache esisterebbe. Meriterebbe un 10 pieno, se solo avesse controllato la funzionalità della videocamera il giorno prima. Rottura che ha condizionato la multimedialità della terza edizione. Mancanza sopperita comunque da un’ottima Silvietta, sempre più parte della famosa ditta di produzione.

FROM RECORDS: S.V., Chicco stacanovista.
Per forze di causa maggiore una buona fetta dell’organizzazione viene a mancare in una giornata epica per la Coppa Union. Tutti hanno sentito la sua mancanza. Per favore ritorna.

PASK: 9, Mirigliani.

Con quella fascia più che un patron sembrava una miss, ma Natasha ha rassicurato tutti della sua virilità. Presenza gaudente.
Abbiamo battuto il Barba.

IL PUBBLICO AL SEGUITO: 10
Le ammiraglie e le auto degli spettatori al seguito sono sempre più numerose. Per la prossima edizione bisognerà cominciare a pensare alla carovana pubblicitaria in testa alla corsa. Forse sarebbe anche il caso di chiudere le strade al traffico. Una joint-venture Azzarelli-Bertolaso?
E cosa dire del tifo incredibile? Agli atleti anche la salita più dura è sembrata una passeggiata, rinfrancati dalle urla dei lori migliori fans.
Aspettiamo la FUCK e la quarta edizione della coppa. Nascerà un Anti-Artico Team? Lo sapremo soltanto alla presentazione della prossima stagione.
Buon Inverno a tutti.

AMMIRAGLIA.:azzarellimobile: 10 e lode, Indimenticabile.

Anni di onorato sevizio, quattro ruote dedicate alle emozioni su due ruote, un punto di riferimento per tutta l'azzarelli e la carovana al seguito. Ci lascia, ma rimane indelebile il suo ricordo, il suo colpo di clacson...10 e lode, ad honorem, in memoriam aeternam.

giovedì 11 ottobre 2007

Il Traguardo Epico

mercoledì 10 ottobre 2007

M.te Pizzoc. Le interviste.

lunedì 8 ottobre 2007

Coppa Union. E' Artico-bis.


Polcenigo, 7 ottobre 2007, Coppa Union,la Cronaca.
Una corsa dai toni epici che si conclude con parecchi flash-back. A partire dal vincitore, Carlo Artico che bissa il successo di Lokve, il Principe Diego, protagonista assoluto ed eterno secondo, e Civaman ancora quarto per la terza volta consecutiva. Uniche varianti, il Barba che risale sul podio e un Fuligno che non parte perchè febbricitante.
Ma veniamo alla gara: partenza dal Gorgazzo, e subito esplodono le polveri, attacco del Barba al km 0, subito coperto da un reattivo Civaman, cui segue il principe Diego. Si forma in testa un terzetto, con Artico e Tonon a pochi secondi. Svolta a destra e si comincia a salire. Il principe e il Barba fanno l'andatura e poco dopo il bivio per Sarone si stacca Civaman. Dopo il ponte sul fontanagal il Principe prende qualche metro di vantaggio sul Barba, mentre Civaman prima resiste e poi si accoda ad Artico, che comincia la rimonta poco dopo il bivio per Caneva. Più indietro Tonon, che conscio del suo non perfetto stato di forma sale del suo passo. Un salto di catena obbliga il Barba a fermarsi per riassestare il mezzo, e mentre il Principe incrementa il vantaggio accumulato, Artico rientra sul Barba. A questo punto il detentore del titolo, nella migliore tradizione colombiana si attacca come una zecca alla ruota del Barba, forse per un ordine di squadra, e nel punto più duro di tutta la salita, nei pressi di Malga Coda, attacca e si lancia all'inseguimento del Principe, che ha al secondo intermedio 1'38" di vantaggio. Nelle retrovie le posizioni rimarranno congelate fino al traguardo, ma davanti si accende la corsa.
Il Principe continua in solitaria mentre Artico tenta la rimonta epocale. Passa sulla Crosetta con 33" di ritardo, e si ricongiunge al Principe nei pressi del bivio per malga Coro. A questo punto la svolta della gara: sulle ultime rampe l'allungo decisivo che stronca l'azione che ormai durava da 25 kilometri del corridore oriundo di Cividale; sul traguardo Passa primo Artico, con un vantaggio di soli 17" sul Principe, secondo, forse, per sua stessa ammissione, per un errore di alimentazione. Terzo giunge il Barba dopo 8'47, perdendo molto nel finale, quando ormai i giochi erano fatti e consapevole della posizione ormai consolidata, visto che Civaman alla Crosetta era segnalato a più di 5 minuti. Civaman chiude ancora una volta quarto, a 16'47" dal primo. Infine Tonon quinto, ma fuori tempo massimo, e quindi fermato dall'organizzazione all'inizio dei pascoli a poche centinaia di metri dal traguardo, anticipato dall'organizzazione stessa a quota 1475, per le condizioni meteo avverse in cima al Pizzoc. Un plauso comunque al corridore di casa, che nonostante l'ultima posizione si dimostra primo come cuore.

Carlo e Principe Signori del Pizzoc

M.te Pizzoc, il giorno dopo. Carlo ed il Principe hanno conquistato la più dura tappa della Coppa Union moderna. Un'ascesa epica ,che ha visto il corridore cividalese quasi sempre in testa fino all'ultima curva, quando il fondo sconnesso ha favorito il vincitore della scorsa edizione. Barba ottimo terzo a quasi 9' dal vincitore. CivaMan purtroppo ancora fuori dal podio, ma grande lottatore come sempre, che ha preceduto un ammirevole Tonon, mai domo nonostante fosse già fuori tempo massimo dopo qualche chilometro.
Il gran patron Pascucci ha diretto con emozione e professionalità la gara, dallo start fino alla premiazione. La dedica della gara è andata naturalmente alla compianta azzarellimobile, alla quale il Barba ha dedicato un emozionante gadget distribuito ai corridori ed a tutti i partecipanti. Il giorno dopo è ora di riflessioni, di rimpianti e di soddisfazioni. Gli sconfitti del Pizzoc sono ancora vivi, e promettono vendetta.
Ma ora un altro orizzonte si profila per le prossime edizioni; il Gran Consiglio della Coppa Union infatti è chiamato ad una dura decisione: ha ancora senso vedere nel solo Barba il nemico? Esiste un alter ego? Ha senso prospettare un anti (...) team? La profezia di CivaMan pare avverarsi, ma nel frattempo le emozioni di una tappa gloriosa rimangono scolpite nel cuore.
A chi di dovere l'onere della cronaca e delle pagelle.
Si ringrazia la bellissima Silvietta per il gran lavoro alle fotografie, senza la quale la realizzazione di questo filmato non sarebbe mai stata possibile.

mercoledì 3 ottobre 2007

una dedica...

all'alba della Terza Coppa Union, la direzione ringrazia per l'ultima volta la gloriosa ammiraglia azzarellimobile, che alla veneranda età di 237533 chilometri ha desiderato spegnere definitivamente i propri motori. E' meglio lasciare i ricordi nel momento migliore, che sfumarli in una crudele e lenta agonia.
L'azzarellimobile ha fatto grande la Coppa Union, accompagnando fedele l'organizzazione e Civaman nelle dure e fredde trasferte Ljubljanesi alla ricerca di Union Pivo di tutte le speci, di Ljubljanske e gadgets. Erano all'ordine del giorno i bauli strapieni di lattine verdi, rosse, etichette bianche e verdi, import/export, senza mai tradire la fede.
Approfitto di questo spazio gentilmente concessomi per proporre di dedicare la tappa del Pizzoc alla cara amata ammiraglia, per un nuovo memorial, dopo quello intitolato alla Tivoli, all'insegna delle emozioni vere.
Mi mancherai...

lunedì 1 ottobre 2007

...GRAZIE...