III Coppa Union: Le Pagelle
ARTICO: 10, La conferma.
Si stacca in pianura al primo affondo del Barba. Indovina l’andatura giusta e dopo i primi km di salita recupera gli altri e si attacca, come il moglior gregario, alla ruota del Barba. Appena si accorge che il forte corridore bislacco... ehm... bisiacco è sensibilmente sofferente, lo attacca, sul tratto più duro e si lancia all’inseguimento del Principe Diego. Un’inseguimento epico, fra salti di catena e tentativi di dirottamento da parte dei profumi provenienti da Malga Coro. Raggiunge il compagno di squadra e sul finale lo stacca, giungendo primo sul traguardo con soli 17’’ di vantaggio. Indomabile.
Abbiamo battuto il Barba.
IL PRINCIPE DIEGO: 10 e lode, Caterpillar.
Questa volta non viene colto dai problemi fisiologici di cui è stato vittima la scorsa edizione (forse era la troppa emozione). Non fa una piega al primo attacco del Barba, anzi è lui il primo a rilanciare l’andatura e a tirare come un forsennato in pianura ed in salita finchè alla prima occasione, senza paura e con un cuore immenso, se ne va da solo e da lì alla rampa finale farà corsa a se. Sull’ultimo tratto, stanco della solitudine, si fa raggiungere da Artico e, complice il fondo impervio, viene sorpassato quando ormai l’impresa sembrava compiuta. Generoso.
Abbiamo battuto il Barba.
IL BARBA: 7.5, Bronzo (non di Riace).
Doveva risorgere dalle ceneri come la fenice, invece incappa in un’altra giornata nera. O forse la tappa del Matajur è stata un exploit non veritiero delle sue capacità? Non lo sappiamo ancora. Ciò che è sicuro invece è il risultato della gara. A parte il primo attacco incosciente a due metri dal via, ha dovuto sempre faticare ad inseguire. Raccoglie solo un terzo posto. Forse i 13276 chilometri macinati durante l’estate lo hanno portato al grande appuntamento troppo affaticato. Rassegnato.
Il Barba è stato battuto.
CIVAMAN: 7.5, IL Capitano.
Da ottimo DS, gestisce il gioco di squadra fin quando può. Una volta staccato vuole continuamente essere informato sull’andamento della corsa e manda sempre qualche ammiraglia a controllare Tonon, rimasto solo alla rettroguardia. In calo di forma rispetto alla tappa precedente, arriva di nuovo quarto. Una certezza per i bookmakers. Ma lo sarà anche l’anno prossimo? Voci di corridoio parlano di allenamenti mirati per tutto l’inverno.
TONON: 6.5, Dalai Lama.
Questa volta non sbaglia strada, ma continua ad arrivare alla fine della tappa senza sudare. Al pari di Artico si stacca subito, ma a differenza del campione friulano non recupera nulla. Sale del suo passo, si intrattiene a guardare il paesaggio e rifiuta tutti gli aiuti che vogliono offrirgli spettatori ed ammiraglie. Ciò che lo contraddistingue è la calma e la costanza. Un vero amatore.
FULIGNO: 6, Febbricitante.
Per il suo sostegno alla corsa meriterebbe molto di più, ma da forfait all’ultimo minuto perchè febriccitante. Tutti se lo aspettavano in gara a lottare con i primi.
ST. FURLANI: 3, Latitante.
A cinque giorni dalla gara, interpellato sulla sua presenza, risponde: “Ma è domenica?”. Grandissima mancanza di rispetto alla Coppa Union. Confermata la presenza al lunch post-gara, alla vigilia informa di contrattempi occorsigli e salta anche tale evento. Senza parole.
SGNECK: 9, Pigrone.
Appare come un idolo guidando la sua Ammiraglia n°2, lascinado tutti di stucco. Un mito! La sua carriera ciclistica ha avuto una flessione ma il contributo dato alla squadra non è diminuito. Sempre presente e sempre puntuale. I suoi modi signorili lo contraddistinguono. Un punto in meno del massimo perchè lo rivogliamo in bicicletta.
PIZZOC: 10, Inesorabile.
Dopo averci fatto credere che la sua crudeltà si fosse affievolita, ritorna prepotentemente a richiedere il tributo di copertoni e camere d'aria. Di nuovo Tonon a farne le spese. Crudele anche nella durezza interminabile della salita. Appagante però quando si esce dall'abetaia e si vedono i prati e strade rovinate al sapore di alta montagna. La nuvoletta "alla Mataiur", detta anche "finale alla Slavnik", è la ciliegina sulla torta.
Azzarelli Productions: 9.5, Essenziale.
Se non ci fosse, la Coppa Union non sarebbe la stessa, forse neache esisterebbe. Meriterebbe un 10 pieno, se solo avesse controllato la funzionalità della videocamera il giorno prima. Rottura che ha condizionato la multimedialità della terza edizione. Mancanza sopperita comunque da un’ottima Silvietta, sempre più parte della famosa ditta di produzione.
FROM RECORDS: S.V., Chicco stacanovista.
Per forze di causa maggiore una buona fetta dell’organizzazione viene a mancare in una giornata epica per la Coppa Union. Tutti hanno sentito la sua mancanza. Per favore ritorna.
PASK: 9, Mirigliani.
Con quella fascia più che un patron sembrava una miss, ma Natasha ha rassicurato tutti della sua virilità. Presenza gaudente.
Abbiamo battuto il Barba.
IL PUBBLICO AL SEGUITO: 10
Le ammiraglie e le auto degli spettatori al seguito sono sempre più numerose. Per la prossima edizione bisognerà cominciare a pensare alla carovana pubblicitaria in testa alla corsa. Forse sarebbe anche il caso di chiudere le strade al traffico. Una joint-venture Azzarelli-Bertolaso?
E cosa dire del tifo incredibile? Agli atleti anche la salita più dura è sembrata una passeggiata, rinfrancati dalle urla dei lori migliori fans.
Aspettiamo la FUCK e la quarta edizione della coppa. Nascerà un Anti-Artico Team? Lo sapremo soltanto alla presentazione della prossima stagione.
Buon Inverno a tutti.
AMMIRAGLIA.:azzarellimobile: 10 e lode, Indimenticabile.
Anni di onorato sevizio, quattro ruote dedicate alle emozioni su due ruote, un punto di riferimento per tutta l'azzarelli e la carovana al seguito. Ci lascia, ma rimane indelebile il suo ricordo, il suo colpo di clacson...10 e lode, ad honorem, in memoriam aeternam.
Si stacca in pianura al primo affondo del Barba. Indovina l’andatura giusta e dopo i primi km di salita recupera gli altri e si attacca, come il moglior gregario, alla ruota del Barba. Appena si accorge che il forte corridore bislacco... ehm... bisiacco è sensibilmente sofferente, lo attacca, sul tratto più duro e si lancia all’inseguimento del Principe Diego. Un’inseguimento epico, fra salti di catena e tentativi di dirottamento da parte dei profumi provenienti da Malga Coro. Raggiunge il compagno di squadra e sul finale lo stacca, giungendo primo sul traguardo con soli 17’’ di vantaggio. Indomabile.
Abbiamo battuto il Barba.
IL PRINCIPE DIEGO: 10 e lode, Caterpillar.
Questa volta non viene colto dai problemi fisiologici di cui è stato vittima la scorsa edizione (forse era la troppa emozione). Non fa una piega al primo attacco del Barba, anzi è lui il primo a rilanciare l’andatura e a tirare come un forsennato in pianura ed in salita finchè alla prima occasione, senza paura e con un cuore immenso, se ne va da solo e da lì alla rampa finale farà corsa a se. Sull’ultimo tratto, stanco della solitudine, si fa raggiungere da Artico e, complice il fondo impervio, viene sorpassato quando ormai l’impresa sembrava compiuta. Generoso.
Abbiamo battuto il Barba.
IL BARBA: 7.5, Bronzo (non di Riace).
Doveva risorgere dalle ceneri come la fenice, invece incappa in un’altra giornata nera. O forse la tappa del Matajur è stata un exploit non veritiero delle sue capacità? Non lo sappiamo ancora. Ciò che è sicuro invece è il risultato della gara. A parte il primo attacco incosciente a due metri dal via, ha dovuto sempre faticare ad inseguire. Raccoglie solo un terzo posto. Forse i 13276 chilometri macinati durante l’estate lo hanno portato al grande appuntamento troppo affaticato. Rassegnato.
Il Barba è stato battuto.
CIVAMAN: 7.5, IL Capitano.
Da ottimo DS, gestisce il gioco di squadra fin quando può. Una volta staccato vuole continuamente essere informato sull’andamento della corsa e manda sempre qualche ammiraglia a controllare Tonon, rimasto solo alla rettroguardia. In calo di forma rispetto alla tappa precedente, arriva di nuovo quarto. Una certezza per i bookmakers. Ma lo sarà anche l’anno prossimo? Voci di corridoio parlano di allenamenti mirati per tutto l’inverno.
TONON: 6.5, Dalai Lama.
Questa volta non sbaglia strada, ma continua ad arrivare alla fine della tappa senza sudare. Al pari di Artico si stacca subito, ma a differenza del campione friulano non recupera nulla. Sale del suo passo, si intrattiene a guardare il paesaggio e rifiuta tutti gli aiuti che vogliono offrirgli spettatori ed ammiraglie. Ciò che lo contraddistingue è la calma e la costanza. Un vero amatore.
FULIGNO: 6, Febbricitante.
Per il suo sostegno alla corsa meriterebbe molto di più, ma da forfait all’ultimo minuto perchè febriccitante. Tutti se lo aspettavano in gara a lottare con i primi.
ST. FURLANI: 3, Latitante.
A cinque giorni dalla gara, interpellato sulla sua presenza, risponde: “Ma è domenica?”. Grandissima mancanza di rispetto alla Coppa Union. Confermata la presenza al lunch post-gara, alla vigilia informa di contrattempi occorsigli e salta anche tale evento. Senza parole.
SGNECK: 9, Pigrone.
Appare come un idolo guidando la sua Ammiraglia n°2, lascinado tutti di stucco. Un mito! La sua carriera ciclistica ha avuto una flessione ma il contributo dato alla squadra non è diminuito. Sempre presente e sempre puntuale. I suoi modi signorili lo contraddistinguono. Un punto in meno del massimo perchè lo rivogliamo in bicicletta.
PIZZOC: 10, Inesorabile.
Dopo averci fatto credere che la sua crudeltà si fosse affievolita, ritorna prepotentemente a richiedere il tributo di copertoni e camere d'aria. Di nuovo Tonon a farne le spese. Crudele anche nella durezza interminabile della salita. Appagante però quando si esce dall'abetaia e si vedono i prati e strade rovinate al sapore di alta montagna. La nuvoletta "alla Mataiur", detta anche "finale alla Slavnik", è la ciliegina sulla torta.
Azzarelli Productions: 9.5, Essenziale.
Se non ci fosse, la Coppa Union non sarebbe la stessa, forse neache esisterebbe. Meriterebbe un 10 pieno, se solo avesse controllato la funzionalità della videocamera il giorno prima. Rottura che ha condizionato la multimedialità della terza edizione. Mancanza sopperita comunque da un’ottima Silvietta, sempre più parte della famosa ditta di produzione.
FROM RECORDS: S.V., Chicco stacanovista.
Per forze di causa maggiore una buona fetta dell’organizzazione viene a mancare in una giornata epica per la Coppa Union. Tutti hanno sentito la sua mancanza. Per favore ritorna.
PASK: 9, Mirigliani.
Con quella fascia più che un patron sembrava una miss, ma Natasha ha rassicurato tutti della sua virilità. Presenza gaudente.
Abbiamo battuto il Barba.
IL PUBBLICO AL SEGUITO: 10
Le ammiraglie e le auto degli spettatori al seguito sono sempre più numerose. Per la prossima edizione bisognerà cominciare a pensare alla carovana pubblicitaria in testa alla corsa. Forse sarebbe anche il caso di chiudere le strade al traffico. Una joint-venture Azzarelli-Bertolaso?
E cosa dire del tifo incredibile? Agli atleti anche la salita più dura è sembrata una passeggiata, rinfrancati dalle urla dei lori migliori fans.
Aspettiamo la FUCK e la quarta edizione della coppa. Nascerà un Anti-Artico Team? Lo sapremo soltanto alla presentazione della prossima stagione.
Buon Inverno a tutti.
AMMIRAGLIA.:azzarellimobile: 10 e lode, Indimenticabile.
Anni di onorato sevizio, quattro ruote dedicate alle emozioni su due ruote, un punto di riferimento per tutta l'azzarelli e la carovana al seguito. Ci lascia, ma rimane indelebile il suo ricordo, il suo colpo di clacson...10 e lode, ad honorem, in memoriam aeternam.
8 commenti:
SgneK, bisiacco sarai tu!
dai dai su... piuttosto ringrazio Civaman per il 9 ma io mi sarei dato giusto una sufficienza. Magari un 6.5 per la bardatura dell'auto.
Grande S G N E C K.
La tua presenza è una sicurezza per la Coppa Union. Ma quest'inverno in ritiro a Dream Village di Cordenons ci tireremo a puntino per affrontare i prossimi appuntamenti, tutti in bici.
L'Anti-? Team pensa già al futuro.
è ora di pensare al futuro. Occorre un team nuovo, che faccia riferimento ai problemi del popolo. Un team che abbia l'odio verso il Barba come primo principio, ma anche un'avversità allo strapotere di Artico. Occorre un Anti-BarbArtico Team. Subito. Non si può aspettare oltre. La parola al popolo per designare il leader.
Errore mio con la videocamera, alle tre di notte pensavo di avere intravisto la lucina di carica... chissà cos' era... Mea culpa. L'azzarelli.:productions dal canto suo impeccabile come sempre. Peccato per l'assenza del video. Ma a questo punto mi rivolgo al Barba: quando si vedrà quello della scorsa edizione???
... tocchi untasto dolente...
non bastassero le complicazione tecniche che c'erano (riconversione del DVD dell'originale) adesso il PC di casa è "defunto"...
...SE reisco a rimetterlo a posto senza doverlo formattare in tempo utile, sfruttando il ponte di S. Giusto spero di finirlo...
Siamo messi bene...
...no siamo messi peggio...
mi sa che mi tocca formattarlo...
PD!
Posta un commento